CAUSE CONVENZIONALI
Gli avvocati hanno una vasta esperienza nella composizione delle controversie sulla Convenzione dell’Aja del 1980 (sulla sottrazione dei minori) e quella del 1996 (sulla giurisdizione e legge applicabile in materia di questioni familiari). In due terzi di tutti i casi gli avvocati hanno rappresentato gli interessi di cittadini russi, e in un terzo gli interessi di cittadini stranieri.
Riusciamo ad avere successo sia al tribunale di prima istanza, sia nel corso dell’impugnazione, cioè nella Corte d’appello e di cassazione (anche dopo il riesame della causa in prima e seconda istanza e quella d’appello). Tra l’altro, quattro casi, in particolare, sono stati segnalati dalla Corte Suprema della Federazione Russa nella rassegna tematica della prassi giudiziaria.
Ai sensi della Convenzione del 1980 sono state riportati come casi vincenti le cause sul rifiuto del ritorno dei minori, così come le ordinanze sul ritorno dei minori, inclusi i trasferimenti effettivi dei bambini nei loro stati di residenza permanente.
Sono da sottolineare particolarmente le vittorie nelle controversie sul diritto di accesso nell’ambito della Convenzione del 1980, incluse quelle con le perizie giudiziarie negative.
La Convenzione del 1996 e la Convenzione di Minsk del 1993, che è un altro strumento frequentemente utilizzato, vengono applicate spesso in modo preciso e con successo in questioni di riconoscimento ed esecuzione di decisioni giudiziarie straniere, però gli avvocati sono riusciti più volte ad ottenere il rifiuto dell’applicazione di questi accordi internazionali e a non permettere la delibazione delle decisioni giudiziarie straniere a sfavore degli interessi dei clienti. In alcuni casi hanno usato in maniera efficace anche gli accordi bilaterali sull’assistenza legale (per esempio con l’Italia e la Spagna) incluse le questioni sulla riscossione degli alimenti.